giovedì 10 aprile 2008

One Shot

Un baby Jack se ne sta li da solo sul tavolo. Sua madre l’ha abbandonato da poco. E’ stata seccata completamente. Sull’etichetta aveva scritto Jack Daniel’s. Per questo i bimbi portano il suo nome.
Un uomo solo come il suo ultimo bicchiere, se ne stava seduto al bancone del bar, aspettando qualcuno.
Uno qualunque andava benissimo.
“Salve mi chiamo Jack, come il mio whisky.” Disse Jack al primo cliente che si appostò al bancone accanto a lui.
“Sono appena stato lasciato dalla ragazza.”
Il cliente gli chiese se beveva per dimenticare… ma Jack rispose che stava festeggiando. Ed attaccò il disco con la storia.

Quando Jack voleva farsi lasciare da una fidanzata che oramai gli stava troppo stretta, aveva una tecnica infallibile.
Un colpo solo.
L’amore in fondo era per lui una pratica terribilmente monotona e ripetitiva, al limite del ridicolo.
“Basti pensare a due cani per strada…” diceva Jack, “solitamente fanno sorridere un po’ tutti mentre si amano. Chissà se ai loro occhi noi umani saremo tanto diversi…”
Ed a quel punto, Jack amava spiegare la sua teoria dell’evoluzione della specie.
“Se una volta camminavamo a 4 zampe come loro, e poi siamo passati a due, deve esserci un miglioramento anche da un punto di vista amatoriale.” E con questo, Jack intendeva… “scopare”.
La sua fidanzata di turno lo ascoltava sempre un po’ smarrita. Almeno sino a quando non si passava all’esempio pratico. A quel punto era tutto molto più chiaro.
Senza bisogno di ripetizioni.
L’ultimo stadio dell’evoluzione dell’uomo coincideva, secondo Jack, nel raggiungimento della capacità di iniziare e concludere l’atto d’amore in un unico movimento.
“One shot”, diceva. “Come un bel bicchiere di whisky”.
“Solo le donne sorseggiano. I veri uomini se lo fanno tutto in un colpo.”
Questa analogia tra il whisky e le donne, era per Jack un nesso indissolubile.

“Ehi Jack, mi sono sempre piaciuti i veri uomini”, disse il cliente seduto al bancone con lui. Era un cliente donna. E si era sorbita questa storia originale raccontata da un tipo un po’speciale.
“Quindi Jack,” disse lei infiammando una sigaretta, tenuta tra due languide labbra rosse, “questa è la tua serata fortunata. Se non ti piace sorseggiare troppo, come dici, e sei un vero uomo… sappi che io non ho niente in contrario. Anzi, ti posso fare anche il trenta per cento di sconto...”

1 commento:

Anonimo ha detto...

uhahuhauhahahuhah... mitico!

ely