venerdì 21 settembre 2007

La Rosa di giada

“In un paese lontano, esisteva un uomo che non aveva ancora conosciuto l’amore e che da sempre si era occupato solo delle sue rose, alle quali aveva dedicato tutta la vita.
Aveva avuto rose di ogni genere ed ormai era convinto che niente lo avrebbe più sorpreso sino alla fine dei suoi giorni.
Ma un giorno, recatosi nel suo giardino dopo un terribile temporale, vide che era rimasto ben poco delle sue rose, tranne una, più rigogliosa che mai, e che fino a quel giorno non aveva mai notato in mezzo a tutte le altre.
Era una rosa verde, come una pietra di giada.
Si rese conto che era la rosa più bella che avesse mai avuto.
Era così bella che gli faceva paura perfino toccarla, e gli sembrava impossibile che una rosa così fosse nata proprio nel suo giardino.
Forse, perché la vedeva così forte rispetto alle altre, o forse solo per la paura di rimanere stregato dalla sua bellezza, dedicò tutte le sue attenzioni alle altre rose che erano state colpite dal temporale, convincendosi che loro avessero molto più bisogno di lui, di quanto potesse averne quella rosa così forte e rigogliosa.
Un giorno, quando finalmente le altre rose si furono riprese, si rese conto che quella splendida rosa di giada non c’era più.
Non riusciva a capire dove fosse finita, ma poi si accorse che dedicando tutte le sue attenzioni alle altre, aveva dimenticato di occuparsi di quella a cui teneva di più.
Quando la ritrovò, si rese conto che non c’era più nulla che potesse fare per lei.
Solo in quel momento capì che non avrebbe più avuto una rosa così e solo allora si accorse che non sarebbero bastate tutte le rose del suo giardino a consolarlo.
Decise quindi di abbandonare tutto quello per cui aveva vissuto sino a quel giorno, e di partire alla ricerca di una rosa di giada che fosse simile a quella che aveva perso per sempre.
Nessuno seppe più niente di quel uomo.

Anni dopo, alcuni raccontarono che in un paese lontano viveva un vecchio pazzo, che compariva dal nulla solo dopo un temporale, e a chi gli chiedeva cosa stesse cercando, egli rispondeva che in gioventù aveva perso il vero amore ed era convinto che esso potesse nascere solo dopo i temporali più forti… “