mercoledì 17 dicembre 2008

Natale alle Giubbe Rosse

Il mastro libraio se ne stava rinchiuso nel fortino, con lo sguardo fisso verso il varco dal quale Loro, stavano penetrando in massa.
- Eccoli! Arrivano! Avete capito perché questo periodo si chiama “l’avvento”? – Disse serafico alla truppa degli spaccialibri.
Ritto, impavido, pronto a fronteggiare l’annuale calata dei barbari, con in mano l’unica arma a sua disposizione. Una pistola a lettura ottica.
Bip…e fuori uno! Bip…
- Mi scusi è arrivato il libro di mio figlio? - Chiese a bruciapelo una mamma, ancora convinta di non passare inosservata.
Bip. – Signora, senta, ce l’ha un nome l’autore…o almeno questo fantomatico figlio?! – Bip. - O vuole il calendario di Frate Indovino? Avanti il prossimo!
- Io no trofare qvesta libra di Goethe… dove messa? Foi aiutare me ! Bip.
- Ma certo signora! Tanto per cominciare, i dizionari di tedesco-italiano sono da qvella parte. Bip.
- Senta, cercavo “L’Amante” di.., ehm, beh, ha presente no? …Solo che ho dimenticato a casa la tessera … si può fare qualcosa? – Bip. – Ma cerrto! Si cali le brache signora…che le faccio risparmiare anche i soldi del libro!
Intanto, nel fortino disposto a quadrato, forse di asburgica concezione, dietro due postazioni di difesa, le giubbe rosse tentavano di arginare l’assalto. Bip.
Il mastro libraio dal canto suo, con tono solenne e magnanimo, proclamava:
- .. Sono solo settantacinque euro!
- Mi scusi, - fa una vocina, - potrei avere uno sconto!?
- Ma certo, - replicò il nostro, – alla libreria di fronte!
Pavida, di fronte a tale sentenza, la vocina abbozzò. - Ma non c’è nessuna libreria, di fronte…
- Signorina, – riprese il mastro sfregandosi le mani davanti agli ampollosi occhi della giovane, - ripeta con me! “Sono solo…”
- “S..S..Sono solo,…” sussurrò la signorina di facile ipnosi…
- …Settantacinque euro!
- Settanta.. cinque… eur…
- Brava! – Concluse il gagliardo dallo sguardo maliardo. – Ha la tessera?!
- No… - fa la vocina.
- Come no?! Questo è molto grave signorina…- ma vedendola acquattarsi di lato, riparò su un più gentile,- Suvvia, a tutto c’è rimedio…
Bip. Nel frattempo la situazione si faceva insostenibile, e l’atmosfera natalizia sempre più afosa.
- Scusi, è uscito l’ultimo di Nino Manfredi… l’Ultima legione? – Bip.
- Certo! Sono solo ottocentocinq…Bip.
- Oh Giove pluvio! Ho perso la tessera, e avevo dentro ben millequattrocento punti, non è che può farmi credito?!
Uno sguardo esausto, che conteneva in sé già la risposta, ricadde sulla giovine. - Signorina, ma cosa ho scritto qui, Babbo Natale? Eh? Vede le renne lei qui dentro? Forse dovremmo fare un presepio vivente?!
Un barlume balenò negli occhi del mastro libraio, e tutti quelli che lo conoscevano, temevano questo genere di eventi. – Che idea! Il presepio vivente alle giubbe rosse! – Concluse infine.
- Noi due andremo a prendere un caffè.. – sussurrarono due giubbe rosse defilandosi, con aria di diserzione.
- Silenzio! Voi due furbetti con la coda, farete il bue e l’asinello! Gli altri uomini invece, saranno i re magi!
Attimi di sgomento tra la truppa, mentre la calca dei clienti si era arrestata per assistere a quella pantomima teatrale, peraltro pure gratuita.
- Ma vestiti come? – Disse un potenziale Re Magio.
- Con le giubbe rosse e la barba bianca.. – Sentenziò.
- Ma così sembriamo Babbo Natale!
- Silenzio! E’ lui che ci ha copiato la divisa…! – Disse, dando l’aria di avere le prove.
- E le donne… cosa faranno? - Chiese un Re Magio invidioso.
Mumble, mumble, pensò il Mastro libraio accarezzandosi la mascella sbarbata. - Ci sono! Le donne faranno le pecorelle del presepe!
Un belato in sottofondo commentò la notizia con malcelato sdegno.
- E cosa dovremmo indossare per l’occasione? – Sbottò una di loro, preoccupata di non aver niente di ovino da mettersi ..
- Facilissimo, anche voi metterete le giubbe rosse e la barba bianca! – Fu la risposta.
– Ma come? - Squittì una di loro, - noi vestite come i re magi? Non sia mai! Ci confonderanno!
- Ma no! - Disse il mastro dal pulpito, - perché voi starete su quattro zampe!
- Ma è scomodo e poi, ci pesteremo la barba… - Il clientelame iniziò a parteggiare per il gentil sesso, e un brusio di fondo dava segnali di rivolta.
- Silenzio! – Tuonò il mastro a braccia alzate. - Sempre a lamentarsi! Mondine sottratte alle risaie che non siete altro!
- Io, il Re magio non lo faccio! – Approfittando del momento, altri si defilavano. - Piuttosto faccio la pecorella!
- Ammutinamento! – Si udì urlare dal pulpito. – Ebbene faremo con due, sempre meglio che avere un Re mogio!
Intanto uno della giumenta, disse la sua.
- Ecco. Ci mancherebbe solo l’albero di Natale adesso…
- Beh, io posso metterci il Pino, – disse un omonimo di passaggio.
- Fantastico! – Si compiacque il creatore del presepe. - Adesso siamo pronti, tutti ai posti di combattimento…
- Ma è un presepe vivente o un’esercitazione di guerra? – Fa un cliente inascoltato.
- …bisogna essere pronti, sta per uscire il ventunesimo libercolo della figlia della Rowling, “Harry Potter fugge dall’Ospizio di Azkaban…”
- Mastro libraio ci scusi, ma chi lo fa Gesù bambino?
Con un ghigno satanico stampato in viso, si sfregò le mani e replicò:
- Qua dentro di Padre eterno, ce n’è soltanto uno …

- Fine prima parte –