sabato 12 gennaio 2008

Un'estate lunga un sogno...

Perché proprio tu?
Poche parole da te sussurrate, bastano per scivolare dal bordo di un'esistenza sicura e certa, dentro ad un ignoto destino
alba di laceranti emozioni, perduti sogni e nuova vita.

Chi sei?
Dal nulla emergi in un istante fatidico,
trapassando animi assopiti, spente speranze, cuori non ancora sbocciati
di ingenui amanti e di veterani rubacuori.

Sei un dono …
Estinti amori risorgono in un'estate lunga un sogno
rivivendo essi di una giovinezza dimenticata o forse mai vissuta
rinata dai tuoi sorrisi, dai tuoi sguardi, sorsi d'acqua fonte di una seconda vita.

Vane Speranze…
… di un tuo sguardo, di una parola, di un insperato incontro
regali di un magnanimo destino,
da rimembrare e riassaporare come ricordi, in attesa di un seguito.

Dove ti poserai…..?
Baci donati a labbra socchiuse
forse reminiscenze di un tempo lontano, nostalgico o mai vissuto
forse rivincite per quell'unico cuore non disposto a rischiare il tuo amore.

Frigido sonno o sabbatico amore…?
Nella vana attesa di colui che non torna,
col cuore languido, ti concedi ingenui trasporti, donando genuini sorrisi,
mentre inguai altri cuori solitari, cercando conforto nei loro incompiuti amori.

Il tuo dono…
O destino beffardo,
O dea bendata ed incauta,
di un incantesimo le avete fatto dono,
innocente dolcezza e spontanea passione, pozione magica di emozioni uniche, nulla può un amore mortale, tranne che ringraziare per averti incontrato.

… cosa vogliono da te questi cuori randagi?
Un istante, un'ora, una vita intera
o forse solo un bacio, bramato e al tempo stesso temuto
come un ulteriore ricordo con cui dover convivere, sino al dimenticarsi di te.

Due cuori, un unico ingrato destino…
Tra canzoni d'estate e balli proibiti, cerchiamo sollievo
nella lunga notte, annegando in alcoliche alchimie,
il pensiero di colui, o colei, che è ancora presente dentro di noi.

Sofferenza e dissidio…
un Amore non corrisposto è simile ad un fiore non colto
in attesa del suo naturale epilogo, dopo un'estate in cui fu raggiante ed inutile, sprezzante egli rimane restio a prostrarsi ad un nuovo autunno.

Un lungo addio…
rapiti dal tuo fato, cuori erranti vagano alla ricerca di nuovi amori
forse per lenire il dolore di un sentimento solo assopito,
in attesa di un cenno di quella dea fatale, che li tiene sospesi nel limbo.

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