Solito grande litigio.
Ma la colpa di chi era?
Come spesso accade, era difficile dirlo. Lei reclamava almeno un sms al giorno. Lui disse che così si sarebbe sentito con un telecomando nel culo. Non poteva certo fare tutto quello che voleva lei!
Un sms al giorno, per dirle cosa? Come stai ?! Cosa fai? Ma cosa diavolo è poi questo sms?
Lui non aveva mai avuto il “cellulare”. Un telefono portabile pronto a suonare in ogni momento.
Già rompeva le balle quello di casa, ed ora c’era pure da portarsi dietro l’altro, per poi dare l’impressione di parlare da soli per strada.
Lui non era un tipo all’antica. Semplicemente era stato dentro per più di dieci anni e uscendo aveva scoperto che c’era questa novità.
L’aveva già visto in tv. Ma da dentro la cella il mondo esterno appariva ovattato, un’immagine irreale, maggiormente vicina alla fantasia mano a mano che passavano gli anni. E tutti questi nuovi aggeggi sembravano usciti da un film di fantascienza.
“Se non mi mandi un sms almeno una volta al giorno, vuol dire che non mi pensi!” Aveva detto lei.
Si erano visti la sera prima… si sarebbero rivisti l’indomani, quindi oggi lei poteva anche vivere senza avere sue notizie, o no?
“Ovviamente no!” Replicò lei.
Mentre stava dentro, sognava solo due cose: le donne e la libertà. Adesso si era reso conto che poteva averne solo una alla volta. Questa storia d’amore era una nuova prigionia. Avere il cellulare era come essere agli arresti domiciliari: dovevi essere sempre reperibile.
Al suo compleanno lei gli regalò un videofonino. Così adesso poteva vedere anche dove stava. Gli sembrava di essere al Grande Fratello, l’unica popolazione carceraria che si dispera quando deve lasciare le quattro mura. Dopo due giorni disse che gli era caduto nel cesso mentre si tirava su le brache.
Da quel giorno sembrò che anche la loro storia d’amore fosse finita laggiù con il videofonino.
Tutto per colpa degli sms.
Un giorno ne ricevette uno con una splendida frase d’amore, ma non era per lui, era per un altro. E c’era pure scritto dove lei l’avrebbe aspettato.
E fu così che dopo tredici anni per tentato omicidio, se ne fece altri trenta per omicidio riuscito.
Trent’anni spesi a pensare che è stato tutto colpa degli sms.
http://blog.sms-pronti.com/
4 commenti:
bello bello bello
Accendi il cellulare... ho mandato un SMS per dirti che hai proprio ragione!!! :-) Eli
mi sembra che sia la storia continua i un tuo amico che le trova tutte cosi....prova a chiedergli...comunque le onne sono tutte uguali...burba
mi sembra che sia la storia continua di un tuo amico che le trova tutte cosi....prova a chiedergli...comunque le donne sono tutte uguali...burba
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