domenica 27 gennaio 2008

Chi risica non rosica...

“Pazienti si nasce, dentisti si diventa.” Era il cartello sulla porta dello studio dentistico.
Tatiana era diventata una dentista, anche se le dicevano spesso che per essere una dentista, era molto paziente.
Ma un giorno le cose cambiarono.

Tutto era cominciato quella volta che un paziente si era innamorato di lei.
Come tutti gli innamorati si inventava ogni scusa per stare con la sua amata. E se lei avesse avuto una libreria, si sarebbe riempito la casa di libri, magari senza leggerne uno. Se invece fosse stata proprietaria di una pasticceria, probabilmente sarebbe solo ingrassato un bel po’di chili. Ma la sua amata faceva la dentista e quindi a rimetterci furono i suoi poveri denti.
“Chi non risica non rosica !” Si ripeteva sempre per farsi coraggio.
E nel giro di un mese si ritrovò con tutti i denti otturati. La dentista non ci stava capendo più niente.
Secondo lei i denti di quell’uomo erano sani, ma lui insisteva che gli facevano male e che gli passava il dolore solo dopo una bella trapanata, specie se fatta con le sue mani.
Presto i denti finirono per essere tutti trapanati e così il paziente dovette inventarsi qualcos’altro per vederla.
In breve, lamentando continui dolori, si fece sistemare di nuovo i denti, tra l’altro a spese dell’amata dentista, colpevole di non ricambiare il suo amore.
Se il paziente aveva ormai quasi finito i denti da sistemare, la dentista aveva da tempo perso la pazienza.
Così, per levarselo di torno una volta per tutte, decise di aumentare la dose di anestesia...
Quando si risvegliò, si accorse che la dentista gli aveva tolto tutti i denti. Lei gli spiegò che questa era sicuramente la soluzione migliore per risolvere una volta per tutte il suo problema.

A quel punto anche il paziente perse la pazienza. E non perché era rimasto senza denti, ma solo perché non avrebbe più rivisto la sua dentista.
Colto dalla disperazione, decise di dichiarare il suo amore. Tuttavia, essendo senza denti, lei non capì cosa stesse dicendo. Cercò allora di abbracciarla, ma venne frainteso, e finì in galera per tentata aggressione.
Sul giornale scrissero:
“Paziente rimasto senza denti, aggredisce dentista rimasta senza pazienza”.
Fu così che tutta la storia finì sul giornale. E per lei non fu una bella pubblicità.

Quando lui uscì, qualche tempo dopo, andò subito a trovare la dentista, munito per l’occasione di una dentiera nuova e di un mazzo di fiori.
Ma sulla porta dello studio dentistico, con sua grande sorpresa, trovò una modifica al cartello esposto, che ora diceva:
“Dentisti si nasce, pazienti si diventa.
Causa perdita pazienza… nonché pazienti, cedesi attività”
Tatiana

Lasciò i fiori sulla porta, e ci mise sopra la dentiera come sigillo, dal momento che non aveva con se biglietti di cortesia.

Quando qualcuno lo fermava per chiedergli se era valsa la pena di diventare famoso, al prezzo però di perdere tutti i denti, il paziente rispondeva sempre:
- “...eh, eh... chi rif..fica… non rof..fica!”

sabato 12 gennaio 2008

Un'estate lunga un sogno...

Perché proprio tu?
Poche parole da te sussurrate, bastano per scivolare dal bordo di un'esistenza sicura e certa, dentro ad un ignoto destino
alba di laceranti emozioni, perduti sogni e nuova vita.

Chi sei?
Dal nulla emergi in un istante fatidico,
trapassando animi assopiti, spente speranze, cuori non ancora sbocciati
di ingenui amanti e di veterani rubacuori.

Sei un dono …
Estinti amori risorgono in un'estate lunga un sogno
rivivendo essi di una giovinezza dimenticata o forse mai vissuta
rinata dai tuoi sorrisi, dai tuoi sguardi, sorsi d'acqua fonte di una seconda vita.

Vane Speranze…
… di un tuo sguardo, di una parola, di un insperato incontro
regali di un magnanimo destino,
da rimembrare e riassaporare come ricordi, in attesa di un seguito.

Dove ti poserai…..?
Baci donati a labbra socchiuse
forse reminiscenze di un tempo lontano, nostalgico o mai vissuto
forse rivincite per quell'unico cuore non disposto a rischiare il tuo amore.

Frigido sonno o sabbatico amore…?
Nella vana attesa di colui che non torna,
col cuore languido, ti concedi ingenui trasporti, donando genuini sorrisi,
mentre inguai altri cuori solitari, cercando conforto nei loro incompiuti amori.

Il tuo dono…
O destino beffardo,
O dea bendata ed incauta,
di un incantesimo le avete fatto dono,
innocente dolcezza e spontanea passione, pozione magica di emozioni uniche, nulla può un amore mortale, tranne che ringraziare per averti incontrato.

… cosa vogliono da te questi cuori randagi?
Un istante, un'ora, una vita intera
o forse solo un bacio, bramato e al tempo stesso temuto
come un ulteriore ricordo con cui dover convivere, sino al dimenticarsi di te.

Due cuori, un unico ingrato destino…
Tra canzoni d'estate e balli proibiti, cerchiamo sollievo
nella lunga notte, annegando in alcoliche alchimie,
il pensiero di colui, o colei, che è ancora presente dentro di noi.

Sofferenza e dissidio…
un Amore non corrisposto è simile ad un fiore non colto
in attesa del suo naturale epilogo, dopo un'estate in cui fu raggiante ed inutile, sprezzante egli rimane restio a prostrarsi ad un nuovo autunno.

Un lungo addio…
rapiti dal tuo fato, cuori erranti vagano alla ricerca di nuovi amori
forse per lenire il dolore di un sentimento solo assopito,
in attesa di un cenno di quella dea fatale, che li tiene sospesi nel limbo.